Da tempo soffri di cheratocono e vorresti risolvere una volta per tutte, o almeno tentare un miglioramento di questa patologia? Prova la tecnica di cross linking a Napoli, sperimentata e applicata con successo su molti pazienti dal professior Cosimo Colaci. Si tratta di una particolare metodologia utilizzata soprattutto nelle prime fasi del cheratocono, quando la patologia non è ancora avanzata, e consiste nell’applicazione della cosiddetta “riboflavina”, nota ai più come vitamina B2. La carenza di questa vitamina infatti pare essere implicata proprio nell’insorgere del cheratocono, che è una malattia consistente nell’assottigliamento e torsione progressiva della cornea. La tecnica di cross linking a Napoli portata avanti dal prof Cosimo Colaci si pone l’obiettivo di aumentare il livello di resistenza della cornea, conferendole anche maggiore stabilità
UN INTERVENTO NON INVASIVO PER MIGLIORARE IL CHERATOCONO A NAPOLI
Gli interventi di cross linking a Napoli applicati dal prof. Cosimo Colaci sono noti anche con i termini di “reticolazione”, oppure di “fotodinamica corneale”: forse quindi li hai sentiti nominare in questo modo. Si tratta di operazioni assolutamente non invasive, che consentono di risolvere in maniera definitiva il cheratocono nelle fasi iniziali. Affidandoti al prof. Cosimo Colaci sarai davvero in buone mani, perché potrai contare sulla sua esperienza e su anni ed anni di casi che ha già risolto. Specialista in oculistica, si occupa della diagnosi e cura di tutte le patologie oculari e di chirurgia refrattiva, compresa quella per risolvere problematiche come la miopia, l’astigmatismo, l’ipermetropia, la cataratta ed il glaucoma. Cosa aspetti, allora? Chiama subito per prenotare un appuntamento e risolvere quanto prima il tuo problema di cheratocono. Trovi i recapiti per i contatti (numero di telefono ed indirizzo e-mail) in fondo a questa pagina. In alternativa puoi consultare il sito web del prof. Colaci e compilare il form di prenotazione oppure recarti in uno dei suoi tre studi tra Napoli e Bari.
